La nostra realtà nasce, nel 2013, quasi per gioco, da un gruppo d’amici che aveva il desiderio di praticare il rugby e promuovere, allo stesso tempo, il messaggio dell’inclusività nello sport.
Da lì, progressivamente, dopo dieci anni di storia, la nostra realtà è diventata il punto di riferimento per il rugby inclusivo gay-friendly in Italia.
Tutto comincia nel 2015, quando SportWeek (Gazzetta dello Sport) dedica la copertina e diverse pagine alla nostra realtà, spiegando per la prima volta nella stampa italiana cos'è il rugby inclusivo.
il progetto in collaborazione con Zebre Rugby Club, la franchigia della Federazione Italiana Rugby che milita nel campionato europeo di rugby Guinness Pro 14. Il ricavato fu tutto donato in beneficienza a Magicaburla Onlus, associazione di clownterapia romana.
Una partnership stretta con la nota casa di abbigliamento che ha visto la squadra protagonista della linea dedicata al Pride.
Dopo anni di collaborazioni a stretto contatto, ed un percorso di sensibilizzazione affrontato assieme, la FIR adegua finalmente il suo statuto per inserire una clausola contro l'omolesbobitransfobia.
La franchigia della Federazione Italiana Rugby e la prima squadra rugbistica inclusiva e gay-friendly d’Italia lanciano l'iniziativa che mira a informare e sensibilizzare tifosi e appassionati sull’importanza di vivere un ambiente di gioco accogliente e rispettoso per chiunque, combattendo le discriminazioni per l’orientamento sessuale o l’identità di genere.
5000 persone in una settimana nel suolo di Roma Capitale; 101 squadre provenienti da America, Europa ed Australasia. Il primo match di rugby, a livello internazionale di sole persone transgender. Patrocinio da CONI, Sport e Salute, Regione Lazio, Roma Capitale, FIR. Sono solo alcuni dei numeri di quello che è stata l'XI edizione della Bingham Cup, organizzata dal nostro club per dimostrare come sia ancora importante parlare di inclusione nello sport
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